Può essere difficile trovare un lato positivo in una catastrofe enorme come la pandemia di COVID-19. Eppure ce n’è uno, almeno per i gatti. Già nella primavera del 2022, i veterinari trattavano con successo una grave condizione felina chiamata peritonite infettiva felina (FIP) con farmaci chiamati remdesivir e GS-441524. Ciò è stato notevole per due ragioni. In primo luogo, questa malattia rara in passato rappresentava una condanna a morte per la maggior parte dei gatti. In secondo luogo, i farmaci in questione erano stati sviluppati per trattare la malattia da coronavirus umano. I processi di autorizzazione che normalmente avrebbero richiesto anni sono stati accelerati dalla pandemia e sono diventati farmaci per uso umano autorizzati. Fondamentalmente, ciò significa che possono essere utilizzati off-label per gli animali.
Cos’è la peritonite infettiva felina?
La peritonite infettiva felina (FIP) è causata da un coronavirus felino. Appartiene alla stessa famiglia di virus del coronavirus che ha causato la pandemia di SARS-CoV-2. Tuttavia, SARS-CoV2 e coronavirus felino (FCoV) non sono lo stesso virus e gli esseri umani non possono contrarre la FIP. Il virus viene trasportato nell’intestino di molti gatti dove talvolta provoca un lieve mal di stomaco. In una piccola percentuale di gatti muta, invade le cellule del sistema immunitario e si diffonde in tutto l’organismo provocando un’infezione acuta.
Colpisce principalmente i gatti giovani di razza ed esistono due forme. La FIP umida provoca un accumulo di liquido nel torace mentre la FIP secca provoca infiammazione in più organi.
I sintomi includono una temperatura elevata che va e viene e letargia. Può causare cambiamenti nel colore degli occhi, cambiamenti comportamentali e convulsioni.
La peritonite infettiva felina (FIP) è stata in passato una condanna a morte per i gatti.
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Trattamento per la FIP
Remdesivir viene somministrato tramite iniezione, ma GS-441524 viene somministrato per via orale tramite compressa. Nei gatti molto malati, può essere necessaria una combinazione di entrambi per un certo numero di giorni. I gatti che hanno infezioni lievi potrebbero aver bisogno solo delle compresse.
I veterinari riferiscono tassi di successo impressionanti con questo trattamento. Fino al 95% dei gatti guarisce!
Focolai di peritonite infettiva felina
L’argomento è di grande attualità a causa dell’allarmante aumento dei casi di FIP a Cipro, lo Stato più orientale dell’Unione Europea situato a circa 50 miglia al largo delle coste della Turchia. L’isola è famosa per la sua numerosa popolazione felina che sarebbe stata introdotta da Sant’Elena, la madre dell’imperatore romano Costantino il Grande!
Chiamato “epidemia di FCoV-23”, è stato rilevato per la prima volta nel gennaio 2023 a Nicosia: in quattro mesi si è diffuso in tutto il paese e l’incidenza dei casi è stata venti volte superiore a quella registrata negli anni precedenti.
Gli esperti sospettano che una possibile mutazione abbia portato alla comparsa di un ceppo altamente virulento del virus. Anche i gatti che vivono in casa stanno contraendo la malattia. Una società di assistenza sociale locale afferma che 300.000 gatti sono morti a causa dell’epidemia di virus, ma i veterinari locali hanno stimato che il numero sarà pari a 8.000 per la prima metà del 2023.
In che modo i farmaci COVID possono aiutare i gatti affetti da FIP?
Anche se i farmaci COVID Remdesivir e GS-441524 sono disponibili in Cypress, sono costosi e vanno oltre i budget della maggior parte dei proprietari di gatti. Tuttavia, le autorità hanno recentemente annunciato che consentiranno che una parte delle scorte di farmaci per il coronavirus umano venga rilasciata per uso veterinario. Questa non solo è una buona notizia per i gatti guariti, ma offre anche un’opportunità unica per studiare e sequenziare i coronavirus e i trattamenti felini. Si spera che i risultati possano essere di beneficio ai gatti di tutto il mondo.
